Truman Capote, Harper Lee, Philip Roth e altri: scrittori a New York fra romanzo e racconto, fra biografia e finzione
Corso a cura dell'Università Primo Levi di Bologna
Sala polivalente della biblioteca comunale – Piazza Giovanni XXIII - Anzola dell’Emilia
Docente: Dott.ssa Valentina Paradisi
Programma del corso
mercoledì 3 febbraio 2016
ore 20.30 – ore 22.30
Truman Capote e Harper Lee
mercoledì 10 febbraio 2016
ore 20.30 – ore 22.30
J.D.Salinger e Maeve Brennan (racconti)
mercoledì 17 febbraio 2016
ore 20.30 – ore 22.30
Philip Roth
mercoledì 24 febbraio 2016
ore 20.30 – ore 22.30
Paul Auster e Don DeLillo
New York fra romanzo e racconto, fra biografia e finzione
New York è da sempre molto più che una città: un catalizzatore culturale, un luogo dell'immaginario, una porta spalancata sul possibile. “City of words”, come nel saggio di Tony Tanner sulla letteratura americana, ma anche “city of glass”, come nella Trilogia di Paul Auster. Città di parole e città di vetro, città in cui le parole della finzione narrativa fanno trasparire, riflettono o nascondono la realtà dei loro autori.
In Zuckerman scatenato (1981) di Philip Roth, lo scrittore protagonista cammina per le strade di Manhattan e i passanti lo riconoscono chiamandolo con il nome del personaggio del suo ultimo romanzo: “avevano scambiato un'interpretazione per una confessione, e apostrofavano un personaggio che viveva in un libro”.
La relazione fra autore, narratore e personaggio, fra autore reale e il suo alter ego letterario è da sempre centrale nella riflessione sulla letteratura; negli autori su cui ci soffermeremo, newyorchesi di nascita o di adozione, assume un ruolo particolare.
Vedremo scrittori in un certo senso schiacciati da una vita sotto i riflettori che ha finito quasi per sovrastarne le opere (Truman Capote), altri che tracciano un segno indelebile e poi spariscono in decenni di silenzio (Harper Lee), scrittori che annullano la propria biografia per esistere solo nelle parole (J.D. Salinger) e altri che nella scrittura fanno invece continuamente i conti con se stessi e con la propria storia attraverso specchi più o meno deformanti (Philip Roth).
Adottando questa chiave, dunque, esploreremo la letteratura più che americana, newyorchese degli ultimi sessant'anni, sia nella forma breve del racconto che in quella lunga del romanzo.
Le prime due lezioni affronteranno gli anni Cinquanta e Sessanta attraverso quattro scrittori variamente connessi fra di loro: J.D. Salinger, Truman Capote, Maeve Brennan e Harper Lee. Le ultime due lezioni ci proietteranno invece nel postmoderno di tre autori viventi, Paul Auster, Don DeLillo e Philip Roth, le cui opere sono considerate fra le massime della letteratura contemporanea.
Valentina Paradisi (Bologna 1977)
Studiosa e traduttrice, dopo la laurea in Lettere Moderne presso l'Università degli studi di Bologna ha conseguito, nello stesso ateneo, il Dottorato di ricerca in Letterature Comparate; si è occupata principalmente di Modernismo inglese e francese, rappresentazione letteraria dei fenomeni psichici e scrittura femminile pubblicando articoli su Katherine Mansfield, Virginia Woolf, James Joyce e Anna Maria Ortese. Nel 2010 è uscito per Vecchiarelli il libro Dorothy Richardson e il romanzo del novecento.
Per iscrizioni e informazioni Biblioteca comunale - 051 6502222/223/225
Contributo: 45 euro. Il corso è riservato ai soci della Primo Levi (costo tessera: 20 euro)
Il giorno 26 aprile, per Decreto del Sindaco 3/2025, la biblioteca e tutti gli uffici comunali saranno chiusi.
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P.zza Giovanni XXIII, 2 - 40011 Anzola dell'Emilia (BO)
Contatti: 0516502222 - 0516502225 - biblioteca@comune.anzoladellemilia.bo.it
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