Il libro mi è piaciuto, è ben scritto. In alcune parti l’ho trovato troppo inverosimile ed esagerato. Racconta comunque un esempio di amore molto sentito.
Colpiscono soprattutto la ragazza e il fratellastro per il loro essere un tutt’uno con il paesaggio.
Dal libro emerge chiaramente che tutti i sentimenti sono connaturati nell’uomo, a prescindere da dove viva.
Liana
La cosa che mi ha più colpito è l’aver rinunciato all’amore per seguire la madre.
Maria
Non apprezzo particolarmente le storie d’amore, tuttavia il libro mi è piaciuto: mi sono piaciuti l’ambientazione, i colpi di scena, i modi inusuali di vedere le cose.
Interessante la spiritualità presente in tutto il libro. E’ c0munque una storia rasserenante, fa venir voglia di andare in quei luoghi.
Il passo che più mi ha commosso è il momento in cui il protagonista viene operato: il suo rimpianto di non poter più “leggere” la realtà come prima.
Elisabetta
E’ una storia avvincente, anche se non mi piacciono le storie d’amore.
Dal libro esce un continuo confronto fra il mondo occidentale e quello birmano.
Si pone il solito interrogativo: il progresso non ha forse creato freddezza, indifferenza?
Il mondo occidentale viene svalorizzato nel libro; sono rimasta colpita da come guardavano la ragazza nel paese: era uno sguardo di attenzione per la persona, un valore qui da noi perduto.
Ho letto il libro con piacere anche se ci sono aspetti inverosimili, per noi esagerati.
Eliana
Sono rimasto molto incuriosito da questo libro: buona la descrizione psicologica della protagonista, l’ho vissuto un po’ come un thriller psicologico che mi ha coinvolto nei suoi meccanismi.
All’inizio sembra spaesare il lettore (vengono sempre introdotti nuovi personaggi), ma poi tutto acquista coerenza. Vi ho visto anche un pretesto per introdurre discorsi filosofici.
Non mi sono posto il problema se sia verosimile o no la storia.
Mi ha fatto tornare alla mente altri libri, in particolare “Il piccolo principe”.
Maurizio
Splendido libro. Mi era sembrato strano inizialmente che lo avesse scritto un tedesco, ma ho poi capito che il fatto di aver svolto a lungo la professione di giornalista in Asia, gli ha permesso di confrontare e capire così bene i due mondi. Ci sono comunque tanti aspetti in comune, riconducibili sostanzialmente all’essenza della natura umana. Forte è anche questo senso di telepatia che sembra avvicinare e mantenere in contatto persone lontane.
Nel libro colpisce l’assenza di odio. Mi ha colpito la frase: “ ho lottato tutta la vita per accettare quello che non ho potuto cambiare”. Nel libro è presente il tema del lutto in tutte le sue forme.
Interessante anche la descrizione delle due mogli: quella birmana viene vista come perfetta, l’altra descritta dal figlio come donna infelice.
Marzia
La storia non mi è sembrata tanto credibile: un amore troppo esagerato, che non ha costruzione nel tempo. L’uomo non combatte per quello che vuole ma accetta quello che altri(lo zio) hanno scelto per lui. Mi ha fatto arrabbiare questo chinare la testa.
La scrittura è veloce.
Monica
Cominciamo dal titolo: ho subito diffidato da questo titolo, peraltro tradotto così poco
fedelmente dall’originale.
Il racconto della protagonista è molto più pesante di quello di U Ba, le cui parole, il cui raccontare, sono invece rasserenanti.
Nasce spontanea una domanda: come possiamo dire di conoscere le persone che abbiamo accanto?
Federica
Nel libro viene descritto un amore diverso da come noi siamo abituati a concepirlo: si tratta di un modo completamente diverso di pensare e fare le cose. Leggendo il libro ho rivissuto e trovato collegamenti con esperienze fatte in un mio viaggio in Birmania.
E’ un romanzo che mi è piaciuto e di cui ho apprezzato anche le descrizioni delicate.
Gabriella
Sono riuscita a leggere solo una piccola parte del libro e l’ ho trovato avvincente.
Luisa
Il libro non mi è piaciuto molto, non penso al fatto che fosse più o meno realistico:
non mi è piaciuto tutto quel parlare per ribadire lo stesso concetto. E’ certo evidente il contrasto fra oriente e occidente, la loro capacità di lasciare andare avanti il destino.
Nel libro è molto importante il concetto di obbedienza: le gerarchie sono molto forti, la casta religiosa è mantenuta dal resto del popolo; nel mezzo i furbetti (lo zio) manovrano gli ingenui.
Il fatto che nessuno si ribelli fa parte di quella filosofia di vita.
Il libro mi lascia poco perché già conoscevo quegli ambienti e per il resto la storia l’ho trovata un po’ troppo melensa.
David
Il libro mi è piaciuto: soprattotto il finale.
Nella storia non c’è odio. Non mi sono posta il problema se sia verosimile o meno.
Sandra
Il gruppo di lettura fissa il il prossimo incontro per il giorno 26 gennaio 2012, ore 20.30.
Viene scelto per la lettura il libro:
Susan Vreeland, Ritratti d’artista, Neri Pozza
La biblioteca sarà chiusa dal 7 al 21 agosto. I prestiti che scadono in questo periodo di chiusura sono automaticamente prorogati al 22 agosto.
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